Intenzioni delle Messe

 

LA SANTISSIMA EUCARESTIA

 

L'OFFERTA DATA PER LA CELEBRAZIONE DELLA MESSA

Il Codice di Diritto canonico, legge universale della Chiesa, contempla nel suo interno il tema relativo all’offerta per la celebrazione della Messa. Essendo universale e dando quindi i principi per l’intera Chiesa, dà anche facoltà ai Vescovi e alle Conferenze di determinare alcuni aspetti per evitare interpretazioni da parte di singoli preti o fedeli.

Nel canone qui sotto, 945, si parla che ad ogni sacerdote è lecito ricevere l’offerta per la messa secondo l’intenzione dell’offerente.

Can. 945 - §1. Secondo l'uso approvato della Chiesa, è lecito ad ogni sacerdote che celebra la Messa, ricevere l'offerta data affinché applichi la Messa secondo una determinata intenzione.

Qualcuno potrebbe obiettare che i sacerdoti hanno già un certo stipendio assicurato dall’8 per mille o dallo stato. Ricordo però che la norma è universale per cui quelle Conferenze o Vescovi che ritenessero che lo “stipendio” percepito dai Sacerdoti sia sufficiente, potrebbe togliere l’offerta per la messa lasciando all'offerente la libertà di una offerta durante la “questua” in chiesa: realtà plausibile. Ma nei paesi dove i sacerdoti non hanno uno “stipendio” allora l’offerta diventa per loro motivo di sostentamento per la propria vita e le proprie esigenze. Il paragrafo secondo qui sotto prevede che in tutta la Chiesa il sacerdote possa celebrare per l’intenzione di una persona che non ha le possibilità, e qui c’è un certo obbligo non declinabile. Sarà responsabilità del fedele testimoniare la verità; al prete non è chiesto di indagare, ma di fidarsi.

 

§2. È vivamente raccomandato ai sacerdoti di celebrare la Messa per le intenzioni dei fedeli, soprattutto dei più poveri, anche senza ricevere alcuna offerta.

Il canone a seguire, 946, sottolinea che l’offerta è un contribuire al bene della Chiesa in varie realtà. Ecco perché per battesimi, prime Comunioni, Cresime, Matrimoni e Funerali, pur sempre libera, si dia un’offerta per contribuire al bene anche materiale della chiesa. Le utenze, giusto per capirsi ed essere chiari, non sono gratuite in parrocchia e conventi. Nel caso dello Stato Italiano è solo ridotta l’IVA nelle utenze, ma non sempre è scontato che sia così.

 

Can. 946 - I fedeli che danno l'offerta perché la Messa venga celebrata secondo la loro intenzione, contribuiscono al bene della Chiesa, e mediante tale offerta partecipano della sua sollecitudine per il sostentamento dei ministri e delle opere.

 

Al fine di evitare l’aspetto commerciale la Chiesa obbliga i sacerdoti a non moltiplicare le Messe per il “gusto” di accumulare intenzioni e altresì esorta i sacerdoti a non dare l’idea di un certo commercio sacro. Il sacerdote eviti tutte le forme che potrebbero dare addito alla simonia.

Sono tenuti tutti i Ministri ordinati tanto del Clero diocesano quanto i Ministri degli istituti religiosi di ogni ordine e grado.

 

Can. 947 - Dall'offerta delle Messe deve essere assolutamente tenuta lontana anche l'apparenza di contrattazione o di commercio.

 

Dove Vescovo o Conferenza non abbia provveduto diversamente si osservi la regola generale dettata dal Diritto canonico.

 

Le intenzioni delle Messe, è bene sottolineare, non sono esclusivamente per i Defunti, ma sono anche per i vivi. Nelle Parrocchie il parroco è tenuto ogni domenica a celebrare una Messa senza intenzione per la comunità cristiana e da questo impegno non può sottrarsi.

 

Quando in una Messa vengono detti più nomi che corrispondono a più intenzioni di Messa, il sacerdote è tenuto a tenere pro se una sola intenzione e a celebrare le altre in altri giorni o passarle ad altri Ministri ordinati per la celebrazione. Non può trattenere oltre un anno le intenzioni di Messa, le deve condividere da buoni fratelli.

 

Detto questo, nel nostro Santuario applichiamo la regola del Vescovo ordinario del luogo e della Conferenza che ha fatto la scelta che l’offerta sia di 10,00€ per defunto. Di fronte ad un’eventuale offerta più alta va a beneficio della parrocchia o della Chiesa locale o universale.

 

Per avere eventuali altri chiarimenti, o per segnalarci delle incongruenze non abbiate paura di scriverci. Tutti possiamo sbagliare o esagerare nell’esprimersi.

 

Grazie di cuore.

santamariadicampagna@gmail.com