Chiara
nasce ad Assisi, nel 1193, dalla nobile famiglia di Favarone degli
Offreducci. È ancora bambina quando in città scoppia una guerra civile tra i
nobili e la nascente borghesia e Chiara deve rifugiarsi, con la sua famiglia,
a Perugia, dove rimane fino alla giovinezza. Tornata ad Assisi, con il
desiderio di appartenere solo a Cristo e attratta dall’esempio di san
Francesco, la notte della domenica delle Palme 1212 (1212 - 2022 sono 810
anni dalla sua vocazione) abbandona la casa paterna e, alla Porziuncola,
abbraccia la Forma di Vita evangelica sulle orme del Signore e della sua
santissima madre. La sua vita si consuma nel piccolo chiostro del monastero
di San Damiano, in una gioiosa sequela di Cristo povero e crocifisso. In una
vita semplice, laboriosa e fraterna, attraverso la via della povertà, ella si
apre al mistero di Dio. Il dono della fraternità è frutto di questo cammino:
con lei nasce una nuova forma di vita, quella delle Sorelle Povere, poi
chiamate Clarisse. All’età di trent’anni per Chiara inizia una lunga malattia
che la renderà inferma. Malgrado ciò continua ad essere per le sue sorelle
una madre premurosa, una guida sapiente e un esempio di vita veramente
evangelica. A San Damiano, l’11 agosto 1253 compie il suo beato transito al cielo, celebrando il dono
della vita e il suo Autore: Va’ sicura, in pace, anima mia benedetta, perché hai buona scorta nel tuo viaggio! Infatti
Colui che ti ha creata, ti ha resa santa e, sempre guardandoti come una madre
il suo figlio piccolino, ti ha amata con tenero amore. E tu, Signore, sii
benedetto perché mi hai creata”. Chiara ci ha lasciato, oltre alla Regola, il
Testamento, la Benedizione e quattro Lettere indirizzate a sant’Agnese di
Praga. Chiara non può essere staccata dalla vita e vocazione di
San Francesco, in quanto sono due doni del Signore per la terra Umbra e la
Chiesa tutta di elevato spessore. Hanno saputo conformare la loro vita a Cristo e camminare sulle orme del Signore
testimoniando con la vita prima e con le parole poi, che seguire Cristo,
casto povero e umile era possibile allora come oggi.
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